Il Castello
Montemarzino è un colle elevato e panoramico posto a cavallo tra la Val Curone e la Val Grue. Una brusca depressione a Sud del monte ha costituito fin da epoche remote il naturale valico tra le due valli, permettendo un incrocio fra antichi tracciati interni all’Appenino e le "vie del sale" che mettevano in comunicazione Genova con la pianura Padana. La posizione strategica del Monte che sovrastava il passaggio spinse, fin da epoche preistoriche all’insediamento a presidio prima dei Liguri poi dei Romani che ne conquistarono il territorio.
Nel periodo di decadenza dell’Impero Romano si sentì l’esigenza di porre freno alle calate barbariche erigendo torri di vedetta a controllare le incursioni verso sud (allineamento anti barbarico). Data la sua posizione è naturale che una di queste torri di avvistamento sia stata il primo nucleo del Castello che si sviluppò nel Medioevo e che, tranne che per qualche breve periodo, fu sempre sotto l’influenza di Tortona. Se ne possono visitare i ruderi sul colle che sovrasta la chiesa. Sono ciò che rimane della torre e del Mastio. Sotto, la chiesa, la canonica e la superficie ora del municipio costituivano la parte del castello adibita ad uso gentilizio e civile.
Abside romanica
Nella foto sottostante si può osservare l'abside romanica della chiesa di Santa Maria. Essa si trova in frazione Scrimignano
Il Mulino del Bue
La foto sottostante illustra il Mulino del Bue, situato in frazione Barca.
L'olmo della Reguardia
L’esemplare è situato nei pressi della chiesa della frazione Reguardia di Montemarzino. L’olmo campestre (Ulmus minor Mill.) rappresentava un tempo un elemento costante del paesaggio agrario italiano, ma l’avvento di una temibile malattia fungina, la cosiddetta "graziosi", ha causato la morte di gran parte delle alberate e degli esemplari più significativi appartenenti a questa specie, consentendo la sopravvivenza della stessa quasi esclusivamente allo stato arbustivo.
La proposta di apposizione del vincolo è dovuta in particolare alle seguenti considerazioni:
Dimensioni: l’altezza pari a 28 m e la circonferenza di 350 cm rappresentano limiti dimensionali ormai difficilmente raggiungibili da questa specie e fanno dell’esemplare di Montemarzino uno dei più grandi olmi campestri segnalati in Piemonte.
Valore paesaggistico: l’albero, posto accanto alla chiesa in cima alla collina su cui giace Reguardia, è visibile da molto lontano e rappresenta una testimonianza di come era il paesaggio delle colline alessandrine prima dell’avvento della graziosi.